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Nella terra senza sogni, muore anche il Savoia
Domenica 15 Novembre 2009 ore 11:34
Travolto dall’ennesima crisi economico-societaria - che rende ingestibile perfino il
modesto onere finanziario del campionato di Eccellenza, per l’inagibilità dello stadio Giraud - muore dunque il Savoia.
Quando Torre Annunziata era soprannominata la Manchester del Sud e nel porto attraccavano le navi granarie destinate ad alimentare i molti pastifici della città (gli stessi descritti nella
struggente «La quinta stagione dell’anno» dello scrittore oplontino Vincenzo Esposito, mentre in «Francesca e Nunziata» Maria Orsini Natale ne celebra appunto l’epopea, qui portata avanti
soprattutto da capitane d’industria), la squadra contese lo scudetto al Genoa. Il massimo campionato era allora diviso in un girone di centrosud e in uno settentrionale, come forse piacerebbe
oggi a Bossi. Il Savoia (il cui campo era il glorioso Formisano, dal quale si vedeva il mare) era stato appunto il primo nel suo ambito, nel 1923-1924 e più volte ha disputato la serie B,
l’ultima nel 1999/2000.
Altri tempi. Qui da parecchio hanno chiuso anche quasi tutte le fabbriche subentrate al fiorente periodo dell’arte bianca. Chi voglia documentarsi su questo processo (e sulle sue responsabilità
derivanti da una mediocre imprenditorialità, da un sindacalismo miope e da una politica clientelare) può leggerne il racconto dolente in un volume di qualche anno fa, scritto da un agguerrito
gruppo di giovani studiosi e consegnato al libro «Il suono delle sirene spente», a cura dalla sociologa Enrica Morlicchio. Torre non ha nemmeno più un teatro degno di questo nome e le resta solo
un cinema che sopravvive a fatica, anche se proprio qualche giorno fa ho dovuto spedire ad amici di fuori pacchi di pasta Setaro, l’ultimo pastificio sopravvissuto, dal sapore dei cui prodotti
erano rimasti conquistati, provandoli a casa mia. L’ultima speranza è adesso la zona franca urbana - nella quale potranno localizzarsi imprese sgravate da imposte per un certo numero di anni -
mentre il timore inespresso è che la camorra fiuti l’affare e cali su di esso servendosi di prestanome.
Del Savoia, quando ero adolescente, mio padre avvocato (che l’aveva più volte difeso davanti agli organi della giustizia sportiva) fu addirittura presidente dopo che un imprenditore che lo
guidava aveva - storia che si è ripetuta spesso - dichiarato forfait.. E furono occasioni di sfottò col ramo milanese della famiglia, visto che l’altro e più famoso Peppino era già (e lo restò
fino alla scomparsa) vicepresidente dell’Inter.
Tramonta a cent’anni dalla nascita un simbolo di identità, in taluni momenti l’unico positivo, mentre intorno ogni cosa deperiva e si corrompeva. Che possa presto rinascere. Sarebbe l’inizio di
una nuova speranza per una terra ormai senza più sogni.
SALVATORE PRISCO
Dr. Serenella Iovino
Ricercatrice confermata, M-FIL/03
Dipartimento di Filosofia
Università degli Studi di Torino
Via S. Ottavio, 20
10124 Torino
E-mail: serenella.iovino@unito.it
Presidente EASLCE
European Association for the Study of Literature, Culture and Environment
Sono nata nel 1971 a Torre Annunziata (NA). Dal 2001 lavoro come ricercatrice all’Università di Torino. Insegno Filosofia Morale presso i Corsi di Laurea Triennali in Scienze dell’Educazione (Facoltà di Scienze della Formazione), in Educatore socio-sanitario (Interfacoltà: Medicina e Chirurgia, Psicologia, Scienze della Formazione), entrambi nella sede di Savigliano (CN) e presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze della riabilitazione (Interfacoltà: Medicina e Chirurgia, Scienze della Formazione), sede di Torino.
Dal 2008 sono Presidente della European Association for the Study of Literature, Culture and Environment (EASLCE, www.easlce.eu).
Mi sono laureata in Filosofia all’Università di Napoli “Federico II” nel 1994. Sono stata borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici negli AA.AA. 1994/95 e 1995/96 (Corso di Specializzazione in Filosofia della Scienza), e nel 1998 ho conseguito a Padova il titolo di dottore di ricerca in Filosofia (co-tutorato tra Università di Urbino e Ludwig-Maximilians Universitaet di Monaco di Baviera).
Dal 1993 al 1999 ho studiato a Monaco di Baviera (Ludwig-Maximilians Universitaet e Bayerische Akademie der Wissenschaften), prima con uno stipendio “Erasmus”, poi con borse di perfezionamento dell’Università di Urbino e dell’Università di Napoli “Federico II”. Dal 1999 al 2001 sono stata borsista post-dottorato all’Università di Urbino.
Sono stata visiting scholar presso la University of California, Berkeley (2002), il McNeill Center for Early American Studies/Penn University, Philadelphia (2003, 2007), la San Francisco State University (2004, 2005, 2006, 2007), la University of Virginia, Charlottesville (2008).
1. Filosofia e storia delle idee; intersezioni disciplinari tra filosofia, letteratura e scienze naturali. 2. Prospettive di filosofia ambientale, con particolare interesse alle questioni etico-sociali e ai temi del paesaggio culturale. 3. Ecocriticism e letteratura ambientale. 4. Educazione ambientale e cultura ecologica; 5. Cinema e filosofia. 6. Etica, letteratura e filosofia della natura nella Germania dell'età di Goethe.
In volume:
Ecologia letteraria. Una strategia di sopravvivenza. Prefazione di Cheryll Glotfelty; con uno scritto di Scott Slovic, Milano: Edizioni Ambiente, 2006.
Filosofie dell’ambiente. Etica, natura, società, Roma: Carocci, 2004 (ristampe: 2006, 2007, 2008).
Le ragioni dei filosofi. Una storia del pensiero, a cura di U. Bonanate e M. Valsania, Roma: Carocci, 2003 (ristampa: 2006). I seguenti capitoli: 14. La filosofia classica tedesca (pp. 249-79); 16. Reazioni al sistema (pp. 291-305); 19. Husserl e la fenomenologia (pp. 329-34). E, nel capitolo 21, i paragrafi: Il ridimensionamento della ragione e il culto del profondo; Linguaggio, azione, società; Dal sapere al domandare (pp. 343-44 e 364-66; in collaborazione con M. Valsania).
F.H. Jacobi, Woldemar. Introduzione, traduzione e commento storico-critico a cura di Serenella Iovino, Padova: CEDAM, 2000.
Radice della Virtù. Saggio sul “Woldemar” di F.H. Jacobi, Napoli: La Città del Sole, 1999.
Articoli:
“Naples 2008, Or, The Waste Land: Trash, Citizenship, and the Power of Narrations,” in Neohelicon, Special Issue Theme: Beyond Thoreau: Literary Response to Nature, East and West (di prossima pubblicazione, 2009).
“Redeeming Nature? The Garden as a Moral Allegory,” in Cultural Landscapes: Proceedings of the Third Biennial Conference of the European Association for the Study of Literature, Culture and Environment (di prossima pubblicazione, 2009).
“Difference and Warning. The Transverse Feminine in Anna Maria Ortese’s The Iguana,” in Huang I-Min (ed.), Crisscrossing Word and World: Ecocriticism, Crisis, and Representation. Proceedings of the Fourth Tamkang International Conference on Ecological Discourse, Taiwan, Tamkang University (di prossima pubblicazione, 2008).
“Ecocriticism and a Non-Anthropocentric Humanism,” in L. Volkmann (ed.), Local Natures/Global Responsibilities, Proceedings of the 2007 Conference of the Association for the Study of the New Literatures in English, Amsterdam, Rodopi (di prossima pubblicazione, 2009).
“Ambiente, cultura e stili di vita,” in P. Cerrato (cur.), Atti della Prima giornata internazionale su ambiente e sostenibilità, Reggio Emilia, 10 maggio 2007 (di prossima pubblicazione).
“La land art e la cultura ecologica,” in Treccani Scuola, giugno 2008,
http://62.77.55.137/site/Scuola/nellascuola/area_scienze_umane/archivio/esame08/1.htm
“L’energia rinnovabile della mente. Considerazioni per una cultura sostenibile,” in Treccani Scuola, maggio 2008, http://www.treccani.it/Portale/sito/scuola/in_aula/scienze_umane_e_sociali/etica_ambientale/iovino.html
“Metamorphoses of Water,” Introduzione a S. Slovic, S. Iovino, S. Yamashiro (eds.), Concentric: Literary and Cultural Studies, Journal of Dept. of English of the National Taiwan Normal University, 34/1, 2008 (Special Issue: “Water”), pp. 7-13.
“Social Justice as an Environmental Issue,” in A. Anton, R. Schmitt (eds.), Toward a New Socialism, Lanham and New York: Lexington Books, 2006, pp. 365-86.
“L’etica del paesaggio,” in Treccani Scuola, giugno 2006, http://www.treccani.it/site/Scuola/nellascuola/area_scienze_umane/esami2006/iovino.htm
“La crisi ecologica: una questione sociale,” in Treccani Scuola, giugno 2006, http://www.treccani.it/site/Scuola/nellascuola/area_scienze_umane/esami2006/iovino2.htm
“Globalizzazione,” in Treccani Scuola, giugno 2005, http://www.treccani.it/site/Scuola/nellascuola/area_scienze_umane/esame/globalizzazione.htm
“Il Protocollo di Kyoto,” in Treccani Scuola, giugno 2005, http://www.treccani.it/site/Scuola/nellascuola/area_scienze_umane/esame/protocollo.htm
“Rifiuti tossici? Non nel mio cortile (nel loro sì, però). Un’analisi del razzismo ambientale,” in Kainòs, 4, 2005, http://www.kainos.it/numero4/ricerche/iovino.html
“Tre parole chiave: etica, ambiente, educazione,” in Treccani Scuola, febbraio 2005, http://www.treccani.it/site/Scuola/nellascuola/area_scienze_umane/archivio/educazione_ambientale/iovino.htm
“Lucciole, voci e pale d’altare. Pier Paolo Pasolini e l’etica del paesaggio culturale,” in Kainòs, 3, 2004, www.kainos.it/nonluogo/iovino.html
“The Ashes of Italy. Pier Paolo Pasolini’s Ethics of Place,” in J. Gifford, G. Zezulka-Mailloux, Culture and the State, 1: Landscape and Ecology, CRC Humanities Studio, Edmonton, 2003, pp. 70-91.
“‘Fare filosofia attraverso la storia. Valerio Verra e la storiografia filosofica italiana,” in Rivista di Storia della Filosofia, 3, 2003, pp. 555-71.
“‘Ich ist Nicht-Ich = Alles ist Alles.’ Ein Beitrag zur Geschichte der Verhältnisse zwischen Goethe und Fichte,“ in Fichte-Studien, 19, 2002, pp. 55-94 (Italian version: “‘Ich ist Nicht-Ich = Alles ist Alles.’ Contributo alla storia dei rapporti tra Goethe e Fichte,” in Rivista di Studi Germanici, 1, 2000, 25-71.)
“‘Woldemar a été anathématisé.’ Jacobi, Goethe e la Ettersburger Geschichte,” in Annuario Filosofico, 14, 1998, pp. 181-198.
“‘Darstellend zu Werke gehen.’ Note sulla teoria jacobiana della rappresentazione,” in Il Cannocchiale, 1, 1998, pp. 235-44.
“L’ethos dell’intersoggettività nei romanzi di F.H. Jacobi,” in Teoria, 16/2, 1996, pp. 65-106.
“Un’anticipazione del pensiero dialogico: Friedrich Heinrich Jacobi,” in Atti dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche in Napoli, vol. CVII, Napoli: Giannini, 1996, pp. 63-80.
Cure editoriali:
(Guest editor, with Scott Slovic and Shin Yamashiro) Concentric: Literary and Cultural Studies, Journal of Dept. of English of the National Taiwan Normal University, Vol. 34 No. 1, Special Issue: “Water”, Marzo 2008.
“Fireflies, Hills and Altarpieces. Pier Paolo Pasolini’s Ethics of Cultural Landscape”, International Conference on “Culture and the State”, University of Alberta, Edmonton, Canada, 2-5 maggio 2003.
“Sprache, Geschichte und Ende der Landschaft. Eine Auffassung der Werke Pier Paolo Pasolinis”, The First Biennial Conference of EASCLE (European Association for the Study of Literature, Culture and Environment): Literatur, Kultur, Umwelt: ‘Ecocriticism’ – eine Standortbestimmung, Università di Münster, 10-12 marzo 2004.
“Being and Waste. Garbage and the Post-Human”, The Sixth Biennial Conference of ASLE (Association for the Study of Literature and Environment): Being in the World, Living with the Land, University of Oregon, Eugene, 21-25 giugno 2005.
“Watershed Politics and Place-Identity: Toward an Inclusive Approach”, The Second Biennial Conference of EASCLE (European Association for the Study of Literature, Culture and Environment): Water: literary, cultural and environmental Perspectives, Alpen-Adria Universität, Klagenfurt, 28 aprile-1° maggio 2006.
“Ambiente, cultura e stili di vita,” Relazione plenaria, Prima Conferenza Internazionale su Ambiente e Sostenibilità, Università di Modena e Reggio Emilia, Reggio Emilia, 10 maggio 2006.
“Ecocriticism and a Non-Anthropocentric Humanism,” Relazione plenaria, Local Natures/Global Responsibilities: Annual Conference of the Association for the Study of the New Literatures in English (ASNEL), Friedrich-Schiller-Universitaet, Jena (Germania), 17-20 maggio 2007.
“Difference and Warning: The Transverse Feminine in Anna Maria Ortese’s The Iguana,” Confluence, The Seventh Biennial Conference of ASLE (Association for the Study of Literature and Environment), Wofford College, Spartanburg, 11-17 giugno 2007.
“La cultura dell’ecocriticism,” Relazione plenaria, Ecocriticism: Retorica e immaginario della natura nel canone letterario occidentale, Conferenza Internazionale, Università degli Studi di Roma “La Sapienza,” 26-27 giugno 2007.
“Comunicare l’ambiente,” Tavola rotonda, Galassia Gutenberg, Napoli, 28 Marzo 2008.
“The Inquietude of Otherness. An ecofeminist interpretation of Anna Maria Ortese’s The Iguana,” The Fourth Tamkang International Conference on Ecological Discourse: Crisscrossing Word and World: Ecocriticism, Crisis, and Representation, Tamkang University, Taipei County, Taiwan, 23-24 maggio 2008
“Naples 2008, Or, The Waste Land: Trash, Citizenship, and the Power of Narrations,” Relazione plenaria, Beyond Thoreau: American and International Responses to Nature, Tsinghua University, Pechino (Cina), 8-11 ottobre 2008.
“Redeeming Nature? The Garden as a Moral Allegory,” Cultural Landscapes: The Third Biennial Conference of EASLCE (European Association for the Study of Literature, Culture and Environment), Universidad de Alcalá de Henares (Spagna), 16-18 ottobre 2008.
“Quanto scommettiamo? Scienza, ambiente, letteratura e un’idea di cibernetica,” Relazione plenaria, Che tempo farà. Scienza e ambiente nella crescita e nella formazione dei ragazzi, Ortona, Rete Bibliotecaria Provinciale di Chieti, col patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, 28-29 Novembre 2008.
Dal 2004 al 2006 ho fatto parte dell’advisory board/Vorstand della EASLCE (European Association for the Study of Literature, Culture and the Environment/Europäisches Verein für das Studium der Literatur, Kultur und Umwelt), con sede a Bonn, incarico che ho lasciato per assumere la vice-presidenza dell’Associazione dal 2006 al 2008. Attualmente ricopro la carica di presidente.
Sono membro della Association for the Study of Literature and Environment (ASLE).
Sono membro dell’advisory board delle riviste ISLE (Interdisciplinary Studies in Literature and Environment, Oxford University Press) e Ecozon@ (On-line Journal of Literature, Culture and the Environment),
Sono associate editor di Agora (International Journal of the Faculty of Humanities, University of Alberta, Canada) e membro della redazione di Kainòs. Rivista on-line di critica filosofica (www.kainos.it).
Collaboro con articoli su argomenti di etica socio-ambientale a “Treccani Scuola”, sito scolastico dell’Enciclopedia Italiana, con le Edizioni Ambiente (Milano) per le tematiche di cultura ed etica dell’ambiente, e con il Festival “Cinemambiente” di Torino.
Programmi dei corsi di Filosofia Morale
2001/02: “La funzione civile dell’artista. Politica, società e coscienza del cambiamento nell’Italia del Dopoguerra attraverso l’opera di Pier Paolo Pasolini”.
2002/03: “La Environmental Philosophy: un’etica del mondo-ambiente tra responsabilità e cultura”.
2003/04 (Scienze dell’Educazione): “Natura, cultura, responsabilità. Il dibattito sulla Environmental Philosophy, tra etica, estetica e critica sociale da Henry David Thoreau a Carolyn Merchant e Allen Carlson”.
Modulo di approfondimento: H. D. Thoreau, La disobbedienza civile e Walden. Vita nei boschi.
2003/04 (Corso di Laurea Interfacoltà Ed. Sanit.): “Natura, cultura e responsabilità. Il dibattito sulla Environmental Philosophy, tra etica, estetica e critica sociale”.
2004/05 (Scienze dell’Educazione) La relazione etica tra mondo umano e mondo naturale. La filosofia ambientale contemporanea e le sue radici storico-filosofiche.
Modulo di approfondimento: Ralph Waldo Emerson, Natura e Henry David Thoreau, Camminare e Le foreste del Maine.
2004/05 (Corso di Laurea Interfacoltà Ed. Sanit.): L’etica dell’ambiente e i valori del paesaggio. La Environmental Philosophy, tra etica, estetica e critica sociale.
Modulo di approfondimento: L’ambiente che muta: paesaggio e società nel cinema di Ermanno Olmi.
2005/06 (Scienze dell’Educazione): L’etica dell’ambiente e le politiche dello sviluppo. La sostenibilità ambientale come strumento di giustizia sociale.
Modulo di approfondimento: I diritti umani nell’ambiente globale. Il degrado ambientale come forma di discriminazione sociale.
2005/06 (Corso di Laurea Interfacoltà Ed. Sanit.): La relazione etica tra mondo umano e mondo naturale. La filosofia ambientale contemporanea: le sue radici storico-filosofiche, le sue elaborazioni socio-culturali.
Modulo di approfondimento: “È questa l’Italia / E non è questa l’Italia”: il paesaggio geografico, sociale e culturale del nostro Paese nell’opera di Pier Paolo Pasolini e di Ermanno Olmi.
2006/07 (Scienze dell’Educazione e Corso di Laurea Interfacoltà Ed. Sanit.): Cultura dell’ambiente e speranza sociale.
Modulo di approfondimento: Umanesimo, società postmoderna e speranza sociale: una proposta etica.
2007/08 (Scienze dell’Educazione e Corso di Laurea Interfacoltà Ed. Sanit.): Ecocriticism e letteratura come strategie di sopravvivenza.
Modulo di approfondimento: L’oblio della natura e i paradossi della civiltà: una lettura ecocritica di Italo Calvino (Marcovaldo e Palomar).
2008/09 (Scienze dell’Educazione e Corso di Laurea Interfacoltà Ed. Sanit.): Educazione ambientale ed etica della narrazione.
Modulo di approfondimento: L’umano e il suo altro. Antropomorfismo, antisoggettivismo e critica sociale in Italo Calvino (La giornata di uno scrutatore, Le cosmicomiche, pagine scelte).
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(ultimo aggiornamento: 1° dicembre 2008)
===♥♥UN PO' DI STORIA♥♥===
Voiello è stata fondata nel 1879 come piccola bottega artigiana a Torre Annunziata (Napoli), fino dal XVI secolo uno dei maggiori centri per la produzione di pasta. La pasta Voiello presenta i formati tipici della tradizione gastronomica napoletana, il cui segreto è nella ruvidezza conferita dalla trafilatura al bronzo. Voiello è entrata a far parte di Barilla nel 1973.
Ernesto Cesàro (Napoli, 12 marzo 1859 – Torre Annunziata, 12 settembre 1906) è stato un matematico italiano, noto per i suoi contributi alla geometria differenziale e alla teoria delle serie infinite.
Dopo una carriera scolastica piuttosto deludente e un peregrinare per l'Europa - la tappa più importante fu Liegi, dove il fratello maggiore Giuseppe insegnava mineralogia alla locale università - si laureò all'università di Roma nel 1887, quando già era socio della Societé Royale des Sciences del Belgio per i numerosissimi lavori che aveva già pubblicato. L'anno successivo ottenne la cattedra di matematica all'università di Palermo, che mantenne fino al 1891, quando si spostò a Roma dove fu professore universitario fino alla sua morte, avvenuta mentre cercava di salvare il figlio minore Manlio che stava affogando
I contributi principali di Cesàro sono nel campo della geometria differenziale. Lezione di geometria intrinseca, del 1896, propone tra l'altro la costruzione di una curva frattale; in seguito Cesàro studiò anche la "curva a fiocco di neve" di Koch, continua ma non differenziabile in tutti i suoi punti.
Tra le sue altre opere si ricordano Introduzione alla teoria matematica di calcoli infinitesimali (1893), Analisi algebrica (1894), Elementi di Calcolo Infinitesimale (1897). Propose una definizione di somma di una serie, nota oggi come Somma di Cesàro, data dal limite della media aritmetica delle somme dei termini parziali della successione. La somma di Cesàro coincide con la somma usuale nel caso di serie convergenti, ma esiste anche per una classe di serie non convergenti.
Nicola Salvatore (de) Dino (Torre Annunziata, 12 novembre 1843 – Portici, 2 febbraio 1919) è stato un matematico italiano. Fu professore al Liceo Umberto I di Napoli e nelle università di Roma (1882) e di Napoli (1886). Figlio di Ferdinando Salvatore Dino, deputato del Regno d'Italia nel 1861 e sindaco di Torre Annunziata dal 1847 al 1849 e nel 1867 e nipote di Nicolantonio Salvatore de Dino, sindaco di Torre Annunziata dal 1835 al 1837.
Ordinario di Geometria proiettiva ed analitica, tra i suoi alunni vi fu Ernesto Cesàro.
Fu inoltre Socio membro dell'Accademia delle Scienze e dell'Accademia Pontaniana di Napoli.
Antonio Amodio (Torre Annunziata, ...) è un ingegnere italiano. Fu viceconsole dell'Impero Russo, e sindaco di Torre Annunziata dal 22 gennaio 1906 al 4 agosto 1906 come il padre Giuseppe Amodio (sindaco dall'1 dicembre 1902 al 20 giugno 1903..
La sede consolare fu Palazzo Amodio in piazza Ernesto Cesàro, sul cui portale è ancora visibile l'aquila imperiale simbolo della Russia zarista.
L'istituzione di un viceconsolato russo a Torre Annunziata, capitale dell'arte bianca, si rese necessaria per la gestione dei fittissimi rapporti commerciali con quel paese, il granaio d'Europa che produceva del richiestissimo grano duro di Tangarod (Ucraina).
L'importazione di grano dall'Ucraina e dalla Crimea si rese necessaria a soddisfacimento della richiesta dei numerosissimi molini e pastifici torresi leader mondiali fino al secondo dopoguerra dell'esportazione della pasta
Ferdinando Salvatore (de) Dino (Torre Annunziata, 1811 – Torre Annunziata, 4 settembre 1891) è stato un politico italiano, figlio del sindaco di Torre Annunziata Nicolantonio Salvatore (de) Dino (sindaco dal 1835 al 1837) e padre del matematico Nicola Salvatore Dino..
Fu deputato del Regno d'Italia nel 1861, primo eletto nel 1842 e sindaco di Torre Annunziata nel 1847 e sottintendente del distretto di Castellammare di Stabia nel 1848. Di nuovo sindaco nel 1867 dal 1° maggio 1867 al 20 novembre 1867.
Paolo Morrone (Torre Annunziata, 3 luglio 1854 – Roma, 4 gennaio 1937) è stato un generale e senatore italiano, fu tra i protagonisti della Grande Guerra.
Nato a Torre Annunziata, fu generale di corpo d'armata del regio esercito italiano.
Rivestì l'incarico di ministro della guerra dal 4 aprile 1916 - 18 giugno 1916 durante il Governo Salandra II; durante questo periodo venne nominato senatore del Regno d'Italia il 15 maggio e prestò giuramento il 16 giugno 1916
Guido Amedo Vitale (Torre Annunziata, 28 novembre 1872 – Napoli, 20 maggio 1918) è stato un diplomatico e linguista italiano.
È considerato il maggior sinologo italiano del secolo scorso, tra i principali in Europa[senza fonte][1]. Il suo nome è legato alle mediazioni per la garanzia dell'ottenimento della Concessione italiana di Tientsin.
Nacque a Torre Annunziata, figlio di Diego Vitale, un notabile torrese, Secondo Eletto nel Decurionato del 1832, originario e patrizio di Cava, discendente dai baroni di Trecchina e duchi di Tortora
Finì gli studi di filologia orientale a Napoli nel 1891.
Fu corrispondente da Pechino con la stampa italiana durante la Rivolta dei Boxer del 1901.
Morì assassinato misteriosamente mentre era seduto in un bar della Galleria Umberto I di Napoli.
Fu supplente dal 1892, titolare nel 1894 e segretario interprete dal 1899 della Real Legazione italiana in Cina fino al 1914, presso il ministro plenipotenziario Carlo Sforza.
Dal 1899 ha rivestito la carica di dragomanno all'ambasciata italiana di Pechino.
Nel 1914 ritornò a Napoli ed occupò la cattedra di lingua e letteratura cinese.
Dal 1916 al 1917 è stato direttore dell' Istituto Universitario Orientale di Napoli (con RDL. 27 dicembre 1888, n. 5873).
Carlo Avallone (Torre Annunziata, 1847 – Roma, 1926) è stato un ammiraglio italiano.
Carlo Avallone è nato a Torre Annunziata da Angelo Avallone, capitano della Guardia Nazionale borbonica, e da Carolina de Gennaro. Fratello del generale Alfredo Avallone e del sindaco di Torre Annunziata (dal 1884 al 1886 e dal 1891 al 1894) Giuseppe Avallone. Sposò a Montevideo nel 1895 Amalia Garron, figlia del ministro residente d'Italia della Repubblica dell'Uruguay. Fu ammiraglio di squadra.
Studiò alla Regia Scuola di Marina di Napoli, e partecipò alle campagne oceaniche col grado di capitano di corvetta assunse il comando della corazzata Andrea Provana, facente parte con le regie navi 'Amerigo Vespucci e Sebastiano Veniero a Buenos Aires della Stazione Navale Italiana dell'America del Sud. Ufficiale della Regia Marina, noto per il suo contributo, nel campo navale, alla vittoria italiana ed degli Alleati durante la prima guerra mondiale. Collaborò con l'ammiraglio Paolo Emilio Thaon di Revel, fu sottosegretario di stato alla Marina e poi direttore generale di tutti gli Arsenali d'Italia. Organizzatore tecnico, arrichì di importanti opere militari le Piazzeforti italiane: l'Arsenale Militare Marittimo della Spezia e l'Arsenale Militare Marittimo di Taranto, che gli eressero due busti marmorei
Maria Orsini Natale (Torre Annunziata, 19 marzo 1928) è una scrittrice italiana.
Il suo nome è legato al grande successo del suo romanzo di esordio Francesca e Nunziata, dal quale è stato tratto il film omonimo diretto da Lina Wertmuller.
Aurelio De Laurentiis OML (Torre Annunziata, 24 maggio 1949) è un produttore cinematografico e dirigente sportivo italiano
Nipote del produttore internazionale Dino De Laurentiis, è nato il 24 maggio 1949 a Torre Annunziata (NA). È sposato con la cittadina svizzera Jacqueline Baudit e ha tre figli: Luigi, Valentina ed Edoardo. È titolare della Filmauro fondata con il padre nel 1975, società leader nella produzione e distribuzione cinematografica, italiana ed internazionale, ed è presidente e proprietario della Società Sportiva Calcio Napoli.
Dal 2001 è presidente dell'Unione Nazionale Produttori Film
Maria Nazionale inizia a cantare sin da bambina canzoni tratte dal repertorio classico napoletano. Si esibisce inizialmente durante cerimonie e banchetti nuziali. Poi, grazie all'incontro con il
maestro Franco Chiaravalle, si trasferisce a Milano e ottiene il suo primo contratto con la Emi. Nel '93 pubblica il suo primo album dal titolo "Maria nazionale"; seguono "Addà passà a nuttata",
"Dolci ricordi" (1995), "Napoli ti amo" (1996). Partecipa poi alla trasmissione Viva Napoli, in onda su Canale 5, dove presenta con successo "Santa Lucia Luntana".
Nel frattempo continua a studiare canto con Naymi Hachett e si esibisce a Concerto Italiano, in onda sulle reti Rai. Dopo la pubblicazione dell'album "O core e' Napule", la Nazionale debutta
come attrice al teatro Sannizzaro di Napoli con "Pensieri di donna" scritto da Bruno Tabacchini per la regia di Alfonso Guadagni.
Nel '99 esce l'album "Sentimenti" e l'anno seguente torna in teatro (il Cilea di Napoli) come attrice di "Palummella zompa e vola" di Antonio Petito con la regia di Paolo Spezzaferri. Torna sul palco
nel 2003, cantando e recitando in "Suggestioni sonore", una piece per cantanti e orchestra scritta e diretta da Beppe Vessicchio. Rappresentante della tradizione partenopea, Maria Nazionale arriva
anche al grande schermo, recitando nel 2008 nel film napoletano Gomorra di
Matteo Garrone, tratto dal libro-scandalo sulla camorra di Roberto Saviano
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Il Cap. Amedeo Arpaia, un ingegnere napoletano, comandava la 2a Batteria quella che il 16 settembre contrastò maggiormente il bombardamento degli Stukas lanciati sulla cittadina di Argostoli.
Il 22 settembre la batteria si trovava a San Teodoro, i cannoni furono colpiti uno ad uno, fu colpito anche il deposito munizioni, di conseguenza, anche le mitragliatrici non potevano più sparare, quindi la batteria si arrese.
Il 24 settembre il Cap. Arpaia prigioniero con tutti gli ufficiali della Divisione nella ex-Caserma Mussolini, fu raggiunto da un suo artigliere il quale lo supplicò di togliersi i gradi e di mischiarsi alla truppa nel cortile, Arpaia rispose: <<Grazie, ma debbo seguire i miei colleghi>> preferì la morte al sotterfugio. Fu, infatti, fucilato il giorno stesso alla "Casetta Rossa" sottobraccio al suo secondo Ten. Vilella ed al S. Ten. F. Poma.
Alfio Caruso - op. cit. - pp. 10 e 11, 137 e 138, 211 e 212, 231, 236.
Cultura | |||
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Dopo la Ortese, dopo Compagnone, dopo Pomilio, dopo Rea, anche Michele Prisco se n' è andato. Della mia generazione a Napoli non è rimasto più nessuno, si è come interrotto il dialogo tra me e la città e certo si è affievolito. Da un po' di tempo questa contabilità degli amici che se ne vanno la tengo scrupolosamente. E tutti quelli che muoiono nella comune trincea della mia generazione, una trincea battuta dal nemico, in cui sono caduti di recente anche Ottieri, Pontiggia, del Buono, sono diventati miei sodali, come se quel che ancora ci divide, la barriera tra la vita e la morte, si fosse tra noi assottigliata fino a diventare quasi trasparente. Anche le morti ora hanno per me cadenze e ricorrenze simili a quelle dei numeri al lotto, suonano un tam tam che, per chi come me ha raggiunto una certa età, è impossibile non percepire. Oggi il tam tam annuncia la morte di Michele Prisco. Michele Prisco, insieme a Rea e a Compagnone, faceva parte della triade che presidiava (letterariamente) la città di Napoli. Loro erano «i residenti», quelli che erano rimasti, quelli che «non se n' erano andati», come me, come la Ortese, come Patroni Griffi, come Ghirelli, come Rosi. E ce lo rimproveravano, e noi rispondevamo con i nostri libri e i nostri film: guardate che vedere le cose da una certa distanza - Napoli compresa - non significa disertare. Questo dialogo che spesso era anche stimolante, almeno per noi, e che talvolta aveva portato qualche frutto, con la morte di Michele Prisco si è dunque interrotto. Della mia generazione a Napoli non ho più molti interlocutori, è come se il mio passato stesse pian piano svanendo, e mentre dico addio al buon Michele lo dico anche al me stesso di allora. Quando cominciammo a scrivere a Napoli, nel dopoguerra, erano Prisco e Rea i due contendenti, quasi un simbolo. Prisco l' anima borghese, Rea l' anima popolare. Uno mite, civile, misurato; l' altro furioso, brusco, estremo: questo per semplificare. Ma erano due poli che rappresentavano bene lo spirito della città. E quante volte questa rivalità, tra due amici che non potevano fare a meno l' uno dell' altro e che certo avevano grande stima l' uno dell' altro, aveva provocato battute e pettegolezzi e scontri verbali che divertivano il nostro piccolo rissoso circolo napoletano. Chi attizzava il fuoco era Compagnone, che scriveva epigrammi e anagrammi: per Rea «concluse col dire / Gesù fate lire»; oppure: «Domenico Rea, mendica oro»; per Prisco «subito dopo pranzo / un brano di romanzo». La nostra città, per fortuna, è come si vede vivace, non si risparmiano colpi, e anche Compagnone con Rea ebbe la sua parte ne Il mare non bagna Napoli della Ortese, che non risparmiò quasi nessuno di noi. Restano comunque due punti di vista che eternamente si confrontano, la Napoli vista dal basso (e dai bassi) e la Napoli vista dall' alto (e dal mare). Ma mi sono un po' lasciato prendere la mano ricordando un tempo che è ormai davvero passato. Voglio invece parlare dello scrittore Michele Prisco. È l' unico, tra noi, che conosceva a fondo l' arte di costruire un romanzo ben articolato, e aveva nel sangue la capacità di condurre una narrazione dove la trama e i personaggi funzionavano per due-trecento pagine tenendo il lettore legato al filo dell' attenzione. Di romanzi ne ha scritti molti e qualcuno veramente notevole, come Gli eredi del vento (1950), La dama di piazza (1961), Una spirale di nebbia (1966), Le parole del silenzio (1981), Il cuore della vita (1995) ed è famoso il suo esordio, quella Provincia addormentata che subito lo rivelò vero e autentico scrittore. Qui Prisco parla di un mondo quasi del tutto scomparso che viveva ai piedi del Vesuvio, un mondo dove si svolgevano riti e cerimonie di una molto piccola borghesia che Prisco non solo conosceva molto bene ma ha sempre amato di un amore struggente. Sembra a me che la motivazione profonda che ispira quasi ogni suo libro sia quella di ristabilire la continuità della nostra con le generazioni che ci hanno preceduti, riscattandone la memoria e raccontandone la «pura esistenza», senza troppe intrusioni ideologiche, rivendicative o populiste, una «pura esistenza» piena di cose da nulla, che sotto la penna dello scrittore diventano romanzesche, chiuse in un cerchio familiare e affettivo che niente, neppure la morte, riesce a spezzare. Raffaele La Capria Lo scrittore Michele Prisco è morto nella notte di ieri a Napoli, dove abitava. Aveva 83 anni, era nato a Torre Annunziata. Due anni fa era stato colpito da ictus. I funerali si terranno oggi, alle 11, nella chiesa di San Luigi a Posillipo. La biografia Michele Prisco era nato a Torre Annunziata nel 1920. Avrebbe dovuto fare l' avvocato, ma Enrico De Nicola lo sconsigliò. Giornalista, esordì in letteratura con La provincia addormentata (1949, Rizzoli come i successivi). Vinse il premio Strega nel ' 66 con Una spirale di nebbia, e il Campiello nel ' 96 con Il Pellicano di pietra
La Capria Raffaele
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Patrizia Pellegrino (Torre Annunziata, 28 luglio 1962) è un'attrice, conduttrice televisiva e showgirl italiana.
Debutta al cinema già nel 1981 in Onore e guapperia di Tiziano Longo, tuttavia la sua attività cinematografica si limiterà sempre a film di scarsa qualità. In televisione, debutta con Peppino Di Capri in Odeon e viene scelta da Luca De Filippo come protagonista della fiction Petrosinella. Svolge anche una breve carriera di cantante con la sigla Bang! di Gran Canal.
Come conduttrice, ha successivamente presentato Chewing gum show, Night and Day, Chi tiriamo in ballo, Il piacere dell'estate e Sereno Variabile.
Dalla fine degli anni ottanta si dedica con successo al teatro, dove finalmente può recitare in ruoli più "seri".
Dopo aver incassato un modesto successo con la piéce di Sandro Mayer Bivio d'Amore, nel 2004, nonostante avesse più volte definito i reality show come "noiosi e volgari", partecipa alla seconda edizione de L'isola dei famosi.
Patrizia Pellegrino ha tre figli: Tommaso e Arianna (avuti dall'ex marito Pietro Antisari Vittori) e Gregory, adottato, la cui vicenda è documentata nel libro autobiografico Per avere Gregory.
A Ottobre 2008 si sposa con l'imprenditore Stefano Todini.
Ernesto Bergamasco (Torre Annunziata, ...) è un pugile italiano olimpico, pluricampione e professionista.
È cresciuto a Torre Annunziata, dove è nato. Da dilettante ha difeso i colori Italiani in molteplici competizioni internazionali tra cui competizioni europee, Giochi del Mediterraneo e Olimpiadi; Fondatore e gestore di uno dei più noti club di pugilato dell'area vesuviana, la Pugilistica Oplonti, come allenatore ha portato sul ring molti pugili di grosso valore, tra cui il figlio Raffaele Bergamasco, pluricampione italiano, e tra i professionisti Alfonso Pinto vice campione Olimpionico ad Atene 2004 e Pietro Aurino, impegnato a Londra nel 2002 come sfidante alla conquista fallita del titolo mondiale dei pesi massimi leggeri
Sàntolo Cannavale
Nato a Torre Annunziata (Napoli) in data 11 aprile 1948.
Dal 1977 vive a Nocera Inferiore (Salerno),
laboriosa città ben posizionata tra Napoli e Salerno.
Ha conseguito la laurea in Economia e Commercio nel 1973. Nello stesso anno ha avviato il suo
percorso professionale al Banco di Napoli. Prima sede di lavoro: Milano; ultima esperienza a Salerno, presso la Direzione di Area Campania Sud - Basilicata, in qualità di Coordinatore attività
finanziarie/ Responsabile risparmio gestito.
Ha scritto svariati articoli a sfondo economico-finanziario (vedi Il Denaro, “Costozero” di Assindustria-Salerno, rivista HYRIA).
Coniugato con due figli: Raffaele di 28 anni e Salvatore di 25 anni.
Hobby: lettura, ciclismo e giardinaggio praticato sulle falde del Vesuvio, con gradevole vista del Golfo di Napoli e della Penisola sorrentina.
Link:
La Doria SpA – Angri |
www.santolocannavale.it |
25/12/2008 -
Nella foto a lato ripresa da internet: Bretton Woods, nello stato del New Hampshire (USA)
Articolo di Giuseppe Mammarella riportato dal sito internet: ilmessaggero.itilmessaggero.itErrore. Riferimento a collegamento ipertestuale non valido.bp3.blogger.comErrore. Riferimento a collegamento ipertestuale non
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Mercati azionari, i numeri dell'orribile 2008 |
Borsa di Bombay (India)) Indice BSE SENSEX - a 5 anni – Valore al
31.12.2008: 9.647,31 |
Il professor Maestro Gerardo Baldi dell'accademia Beautyform Energy intervista, per CavaNotizie.it, Ciro Gallo capo del Gallos Camp International of Muay Thai e direttore tecnico della Campania
IMTE/WMC/IFMA.
INTERVISTA A CIRO GALLO
(M. Gerardo Baldi): Ho seguito e sperimentato il metodo usato da Ciro Gallo con le metodologie di allenamento dei reparti militari. Special Forces Fighting Skills (Corpi Speciali Inglesi).
Fondamentale nelle tecniche e' la "testa". Da cui il nostro corpo riceve gli impulsi ed e' capace di trovare le soluzioni giuste per non soccombere.
Ciro, dove sei nato e qual e' stato il tuo primo approccio con le discipline marziali?
"Sono nato a Torre Annunziata negli anni '60. Iniziai a praticare le Arti Marziali all'eta' di 11 anni con il Kung Fu, Wing Chan Kuen sotto la guida del sifu Carlo Gaetano Mazzacano di
Montepertuso, Positano (SA), un maestro duro e severo. All'eta' di 16 anni lasciai l'Italia per fare nuove esperienze ed applicare cio' che avevo imparato negli allenamenti. Cominciai prima come
mercenario e poi come incursore nei corpi speciali, ancora oggi sfrutto le mie conoscenze per proteggere personaggi importanti come Al Fayhed, il capo della famosa HARRODS londinese. In particolare
conobbi la muay thai proprio in Thailandia con il maestro Mungsarin che mi fece fare sparring con un ragazzo di 14 anni, e nonostante la mia esperienza nei combattimenti, ebbi una sonora sconfitta.
Continuai ad allenarmi in Inghilterra sotto la guida di Nigel Howlett e del famoso Matt Skelton, combattente del K-1, dopo 3 mesi di duro allenamento vinsi il titolo europeo della sigla
I.F.C.F.(International Freestyle Combat Federation). Tornato in Thailandia e dopo esservi rimasto per un breve periodo, ritornai in Europa, dove vinsi il titolo mondiale a Parigi e battendo 4
Guinness mondiali".
Qual e' stato il percorso che ti ha portato alla vittoria dei titoli mondiali?
"Per vincere i titoli mondiali, mi sono allenato duramente a Hemel Hempstead in Inghilterra sotto la guida di Nigel Howlett, con Matt Skelton. 3 mesi, Io e Matt vincemmo agli europei al Picketts
Lock Stadium a Londra combattendo contro 4 avversari. Poi il maestro Mungsarin venne a Manchester e io mi spostai li' per allenarmi con lui. Dopo circa 2 mesi, ritornammo a Pattaya dove ebbi
l'opportunita' di fare sparring con Fanta Attapong. A Bangkok e nella provincia di Chang Mai, su 12 incontri ne vinsi 10 e ne persi 2. In seguito ritornai a Manchester dove mi allenai per vincere il
titolo mondiale. Mi affrontai con Thaishi Payacurum a Parigi, un avversario forte e con molta esperienza. Vinsi alla 5^ ripresa grazie ad una ginocchiata al mento. Tra noi nacque una grande amicizia
che dura ancora oggi che lui e' diventato capo della polizia a Tokyo".
Parlaci dei tuoi guinness.
"L'anno scorso ho vinto il mio 5 record mondiale riuscendo a correre per 10 km con 100 kg sulle spalle.
1997 Harley Davidson 400Kg sullo stomaco Emel Hempstead
2001 Rottura con mano di 790 tegole di cemento Emel Hempstead
2002 Passaggio di Camion da 7500 Kg sullo stomaco Glasgow
2002 365 kg sullo stomaco disteso su di un letto di chiodi Emel Hempstead
2007 Corsa di 10 km con 100 Kg sulle spalle in 1h e 58m Watford".
Ogni anno a luglio, l'accademia Beautyform Energy organizza a Cava de Tirreni, un grande evento sportivo che si chiama 'Fitness Dance Mania' dove partecipano non solo scuole di arti marziali
ma anche il meglio del fitness regionale. Desidererei per quel grande evento che tu fossi presente con uno dei tuoi guinness, dove vengono spaccate 790 tegole di cemento con testa, mano e tibia
destra.
"Sara' un piacere dedicare ai cavesi qualche performance"
Ciro Gallo sara' il prossimo giugno in America per un combattimento estremo in una gabbia chiusa dove, affrontera' cinque avversari. In questo tipo di combattimento si puo' usare
qualsiasi tipo di colpo, anche testate.